domenica 26 giugno 2011

Morte alle commesse/ Harajuku part 1

Oggi breve ma intensa gita ad Harajuku.
Dopo una notte passata a gustare le delizie di un letto alla giapponese (vedi: dormire per terra), ci siamo incamminati ignari verso il quartiere commerciale per eccellenza di Tokyo.
Un luogo dove si trovano creature fantastiche, metà donne e metà griffe, dove gli uomini sembrano donne e le donne sembrano cover di riviste patinate, un luogo dove il tariffario respiratorio (vedi vivere) è di 100yen a boccata.
Quartiere dai mille e uno negozi di abbigliamento, ad Harajuku non ci si accontenta di vestire gli esseri umani; anche i cani, ma solo quelli kawaii, possono scegliere tra più stili, collezioni e se vogliono possono anche concedersi il trattamento toeletta e phonatura.



Attirata da una vetrina ho trascinato incautamente Matteo verso le fauci, feroci e kawaii, delle celeberrime commesse giapponesi, affabilissime, sollecite ma soprattutto con un timbro di voce da far venir voglia di compiere un omicidio creativo anche al più fanatico dei buddisti.
Usciti dal negozio abbiamo optato per una ritirata veloce verso lidi più sicuri e meno caotici di quelli di un quartiere come Harajuku la domenica pomeriggio. Scansato abilmente una fila interminabile di maniaci dello shopping, presa una linea della metropolitana il cui nome doveva per forza significare qualcosa del tipo "il sentiero delle rampe del dolore", siamo ritornati a Ikebukuro.
Risultato di varie vie prese a caso:


pranzo da Soup Stock Tokyo (lo stock è qui sotto)




acquisto di dolci nella pasticceria tradizionale del quartiere


In particolare abbiamo notato un gruppo di edifici che solo dopo abbiamo capito essere riservati esclusivamente a maggiorenni se vogliamo intenderci; ora, visto che ci pare che Ikebukuro vanti il maggior numero di locali specializzati in carne, abbiamo immaginato che debba essere il paradiso dell'uomo giapponese: prima gnocca fresca, poi carne alla griglia!
Domani giornata fiacca, Matteo monterà la sua postazione di lavoro, io vedo se riesco a godermi Harajuku senza essere travolta da folle oceaniche.


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